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Il cemento della città soffoca la madre terra, i veleni delle macchine intossicano i nostri corpi, gli animali non umani subiscono la deformazione del loro ambiente naturale e dei loro impulsi: gabbiani che si nutrono di spazzatura, topi ammalati e deformi, gatti e cani assassinati in mezzo alle strade, uccelli senza zampe e drogati dai rifiuti. I ritmi frenetici dell’organismo artificiale città alienano gli individui rinchiudendoli in una gabbia di monotonia e inutilità, la paura rincoglionisce le persone, la sicurezza chiama repressione e gli effetti collaterali di questo inferno diventano degrado. Il nostro fiume porta su di se la testimonianza del rigetto civiltà e negli angoli nascosti dagli sguardi benpensanti sopravvivono le contraddizioni del progresso. Nella metropoli non è mai notte, luci addomesticate vigilano interrottamente su strade e acquedotti, e frenetica corre la non vita della velocità, motori borghesi dimostrano il virile orgoglio dell’uomo civilizzato. Le fontane sgorgano acqua senza pietà lasciando una sete di vendetta nella calde terre sabbiose. Ma ancora nel profondo della legittima insoddisfazione esiste quel desiderio primitivo che non si può addomesticare o soggiogare a codici, leggi e tecnologia. Esiste una potenzialità universale nella natura della vita che aspetta solo di essere risvegliata alla consapevolezza dello stupro quotidiano.
Si sta sempre di più diffondendo nelle crepe del progresso un seme primitivo dal quale far nascere fiori robusti, edere invasive, germogli più forti di palazzi, speranze di rivincita e liberazione.
Primitive Seed è fondamentalmente un covo su codice binario, un non luogo virtuale che nasce spontaneamente come punto di partenza e come supporto ad una pratica quotidiana radicata nel selvatico delle nostre coscienze. Primitive Seed sono parole e azioni da costruire insieme senza timore di lasciarsi dietro nient’altro che un mucchio di macerie. Primitive Seed è un grido, un urlo, un sorriso, un ordigno, un sabotaggio chirurgico nelle arterie del mostro, un infiltrazione nel sistema urbanistico moderno, un arma di solidarietà e autorganizzazione. Primitive Seed è sperimentazione. Questo percorso non vuole essere un punto di riferimento ma una semplice riflessione, uno spunto, un alternativa da considerasi nella sua reale dimensione. Quella di un seme.