IL SUPERMITICISSIMO LIBERO MERCATO DI PIAZZA VITTORIO

La prima giornata del libero mercato di Piazza Vittorio, sabato pomeriggio scorso, si potrebbe quasi definire un successo. Per una fortuita coincidenza siamo capitati nel bel mezzo del capodanno cinese e quindi abbiamo potuto approfittare della gremita presenza di bambini (i più entusiasti sostenitore dell’idea!) e di giornalisti. Questi ultimi hanno scattato un torrente di foto, ma forse per semplice deformazione professionale, anche perché non si può dire che io e M. facessimo proprio un figurone, col nostro cartellone spennellato alla bene e meglio (LIBERO MERCATO DI PIAZZA VITTORIO: PRENDI GRATIS QUELLO CHE VUOI! DAI GRATIS QUELLO CHE PUOI!) e una coperta dataci in prestito dai nostri gatti a mo’ di bancarella. Essendo agli inizi, anche la merce non era proprio di primissima qualità (perlopiù peluche, giochi da tavola e giocattoli vari, andati tutti ruba in pochissimo tempo), con l’eccezione di una bella lampada vintage in ottone (che per qualche motivo M. non può vedere), che ha rischiato quasi di scatenare una rissa tra due contendenti (alla fine ce la siamo cavata con un civilissimo testa o croce) e di vari gioiellini luccicanti.

Come dicevo, i più affascinati, oltre che spaesati («Gratis? Come gratis? Non ci credo!») erano i bambini, perlopiù stranieri (quelli italiani, in genere, ci pensano due volte prima di interagire con degli sconosciuti). Fa un po’ tristezza vedere come fin da piccoli si venga educati alla cultura del commercio e del mercato, tanto da guardare quasi con sospetto qualcuno che voglia dar via qualcosa a titolo gratuito (ci deve essere un trucco!). Una bambina, in particolare, ha insistito a tutti i costi per darci qualcosa in cambio per la sua scatola di lavagnette portatili. Alla fine si è rivelato un volantino di una scuola di kung fu, ma non importa. È il pensiero che conta. Altri, addirittura, senza dire niente, prima di andarsene hanno lasciato dietro di sé penne e gadget vari. Vuol dire che non ne avevano più bisogno: è così semplice la logica del freecycling che la capisce anche un bambino!

Le reazioni degli adulti, invece, andavano dal divertito («Ma che bravi ragazzi!»), all’entusiastico («Ma è geniale: quand’è il prossimo appuntamento?»), al pragmatico («Che voltaggio ha questo rasoio per capelli?»). I nostri “clienti” sono stati perlopiù stranieri, come se molti italiani provassero vergogna a prendere un oggetto senza pagarlo. Ma bisogna essere ottimisti: arriverà un giorno in cui la gente si vergognerà a pagare per qualcosa se può averla come nuova a gratis e a “impatto zero”. L’incoraggiamento di tutti, comunque – italiani e non – ci ha riempito il cuore: sono state veramente tante le persone a fermarsi, a chiedere informazioni, a dichiarare la loro volontà di partecipare. È stato un vero peccato che non avessimo dei volantini con noi! Questa settimana andremo più preparati.

Ci si vede sabato 16 dalle 15 in poi nel parco di Piazza Vittorio!

NOTA IMPORTANTE: non prendiamo in consegna le cose di nessuno; quello che non riuscite a dare via ve lo dovete riportare a casa! O magari lo nascondete e poi disegnate una mappa del tesoro…

 

http://liberomercatodipiazzavittorio.wordpress.com/2008/02/11/giorno-1/#comment-9

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One Response to IL SUPERMITICISSIMO LIBERO MERCATO DI PIAZZA VITTORIO

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